L’itinerario che vi spiega cosa fare in Ecuador in 15 giorni

Se volete andare in Ecuador e avete a disposizione 15 giorni allora siete nel posto giusto!

Abbiamo creato per voi un itinerario che vi permetterà di visitare alcuni degli highlights più interessanti per chi si reca per la prima volta alla scoperta di questa meravigliosa destinazione europea.

Giorno 1: Volo dall’Italia a Quito

Una volta arrivati nella suggestiva capitale dell’Ecuador prendetevi qualche ora per sistemare i bagagli. Consiglio di non cedere al sonno, e sistemare così velocemente l’odiosa questione del jet lag, andando a fare quattro passi per la città.

Ecuador Otavalo

Giorno 2: Quito

Visitate il centro di Quito, molto interessanti sono la superba Basilica del Voto Nacional (la chiesa più grande del Sud America realizzata in stile neogotico) e spingetevi fino a Placa de la Independencia dove al centro campeggia il monumento agli eroi dell’indipendenza.

Un’altra meta interessante potrebbe essere la Casa Museo della Fundacion Guayasamin. Questa fu la casa del pittore Oswaldo Guayasamin, considerato uno dei più importanti pittori ecuadoriani del secolo passato.

Ultima attrazione da segnalare è certamente la Mitad del Mundo. Al centro della piazza è stato posto il monumento all’Equatore e che segnala appunto la posizione spartiacque tra emisfero boreale e australe.

Quito

Giorno 3: Otavalo

In giornata da Quito bisogna assolutamente visitare questa piccola e graziosa cittadina posizionata a nord della capitale.

La sua caratteristica è quella di ospitare uno dei mercati della lana di alpaca più fiorente della zona. Qui si trova di tutto realizzato col pelo dei simpatici quadrupedi: cappelli, guanti, indumenti, coperte, ponchi e perfino peluches a forma di lama.

Posso dire con certezza che resterete incantati dagli splendidi colori dei prodotti esposti.

Per godere maggiormente del mercato è consigliabile recarsi qui nel fine settimana. 

La morbidissima lana di alpaca

Giorno 4: Latacunga

Lasciando Quito in direzione sud, visitate la città di Latacunga.

In sè per sè la città non ha molto da offrire, ma è un ottimo punto di partenza per andare a visitare il vulcano Cotopaxi e la laguna Quilotoa.

Vi consiglio di andare a visitare il centro storico della città, che risulta molto gradevole.

Giorno 5: Cotopaxi

Il Cotopaxi è considerato il più alto vulcano attivo del mondo che raggiunge i 5897m di altitudine. La scalata sino alla cima è consigliata solo a scalatori esperti, in quanto l’ultima parte del vulcano, è ricoperta da un ghiacciaio ripido e scivoloso. È possibile molto più semplicemente raggiungere il rifugio che si trova a quota 4864m appena sotto il ghiacciaio.

Il parco è facilmente visitabile in giornata da Latacunga ed esistono due opzioni per raggiungere il vulcano.

Tour organizzato: nella piazza principale di Latacunga non sarà difficile trovare un’agenzia che per un prezzo ragionevole (non dimenticate sempre di contrattare) vi condurrà sino al rifugio citato poco prima. Il tour comprende colazione, pranzo, trasporto e guida.

Tour fai da te: da Latacunga partono i bus diretto a Quito e viceversa, una volta salito chiedi di essere scaricato all’ “entrada de parque nacional cotopaxi” (non esiste una vera e propria fermata e quindi dovrete specificarlo all’autista prima di salire). Di fronte all’entrata troverete dei veicoli 4×4 pronti a offrirti un tour per circa 20$ dollari a testa, il prezzo è trattabile come sempre. Ricorda però di partire presto la mattina o di arrivare in gruppo perché questo tipo di soluzione funzionano solo se si riempie il mezzo altrimenti si rischia di pagare di più del tour.

NON SOTTOVALUTATE IL MAL DI MONTAGNA

Il mio consiglio è quello di affidarvi ad un tour organizzato in quanto salire anche solo alla quota del rifugio potrebbe causarvi giramenti di testa, nausea e senso di smarrimento se non siete già abituati all’altitudine.

Cotopaxi

Giorno 6: Quilotoa

La laguna Quilotoa è una gigantesca laguna creatasi all’interno della caldera del vulcano ormai estinto. Il lago è visitabile comodamente in giornata da Latacunga.

Ci sono autobus diretti a Quilotoa che partono circa ogni ora dal terminal degli autobus della città e che, in circa 2 ore e 30, ti porteranno a destinazione. L’autobus ferma di fronte all’ingresso del paese e, seguendo l’unica strada che vi troverete di fronte, raggiungere il cratere.

Una volta arrivati al ciglio della caldera potrete o scendere sino al lago per poi tornare in cima a dorso di mulo (o se siete temerari rifare la strada con le vostre gambe) o intraprendere il giro del cratere (questa opzione è consigliata se avete un po’ più di tempo a vostra disposizione). Il paese comunque è pieno di ristoranti e alloggi nel caso voleste passare la notte qui.

Per il ritorno a Latacunga basta tornare alla fermata dell’autobus e riprendere il mezzo in senso contrario.

A mio avviso la facilità del percorso e la distanza non eccessiva vi permetterà di effettuare la gita anche da soli senza l’ausilio di un tour organizzato.

Quilotoa

Giorno 7: Banos de Agua Santa

Da Latacunga prendete un bus, dal terminal che ormai dovreste conoscere molto bene, in direzione di Banos.

Banos è una piccola città di montagna situata ai piedi del vulcano Tungurahua. È una destinazione estremamente turistica dove è possibile praticare qualsiasi genere di sport estremo, ma anche rilassarsi nelle acque termali della zona.

Per questa prima giornata consiglio di rilassarvi ai bagni termali che troverete in città.

Recatevi a Las Piscinas de la Virgen (sono aperte sia di giorno sia di sera) e, se ne avete la possibilità, portatevi già tutto l’occorrente per l’entrata (cuffia, costume e asciugamano) così da non doverli noleggiare in loco.

Queste sono acque termali ricche di componenti minerali quindi, nella piscina naturalmente calda, non aspettatevi un colore cristallino.

Terme di Banos

Giorno 8: Pailon del Diablo

A circa 20 minuti di autobus da Banos c’è una cascata molto scenografica chiamata appunto Pailon del Diablo.

C’è una fermata dell’autobus proprio di fronte alla strada che vi condurrà alla cascata, ma è sempre meglio chiedere all’autista di fermarsi lì davanti.

Una volta scesi dal bus basta seguire le indicazioni per raggiungere il Pailon del Diablo.

L’attrazione si raggiunge grazie ad un sentiero verdeggiante da cui è possibile ammirare anche l’insieme di camminamenti che presto si andranno a percorrere.

Bisogna segnalare che ultimamente una società americana ha costruito una entrata secondaria (che assomiglia molto ad un luna park) molto appariscente con tanto di buttadentro all’ingresso.

Se chiedete ai locali, saranno ben felici di indicarvi l’ingresso originale gestito dal proprietario ecuadoriano.

ATTENZIONE è vivamente consigliato portare una mantellina a prova di acqua!!! 

Pailon del diablo

Giorno 9: Casa del Arbol

In cima ad una delle montagne che sovrasta la città di Banos potreste scorgere una enorme altalena.

Sicuramente l’avrete già vista perchè si tratta di uno dei luoghi più iconici di tutto l’Ecuador e che viene ripreso in numerose fotografie.

Sedendovi su questa altalena potrete avere la sensazione di dondolarvi nel vuoto. Prima però preparatevi a fare una bella fila.

Per raggiungere la Casa del Arbol vi consiglio di prendere l’autobus che velocemente ed economicamente vi condurrà sino in cima alla montagna.

Altalena Ecuador

Giorno 10: Alausi

Dopo Banos spingetevi ancora più a sud sino ad Alausi.

In questa località, che per molti aspetti ricorda un vecchio film di cowboy, si gode di un’altra attrazione interessante della zona.

Dal centro città parte infatti un trenino panoramico che sale sulla montagna attraverso un percorso a zigzag a strapiombo. Il bello è ovviamente il panorama che si gode e dalla vista che può spaziare per chilometri (sempre che siate seduti dalla parte giusta del treno, se doveste essere sul lato della montagna non vedreste niente!).

Per quanto riguarda questa attività ci sono però pareri contrastanti, alcuni la definiscono imperdibile mentre altri la considerano un’attrazione acchiappa turisti.

Purtroppo noi non abbiamo potuto godere di questa attività poiché, a causa del COVID, avevano sospeso il treno.

A voi la scelta!

Nariz del Diablo

Giorno 11: Cuenca

Sempre proseguendo verso sud troviamo la città di Cuenca.

Questa cittadina è sicuramente una delle più graziose di tutto l’Ecuador e proprio per questo è considerata dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità.

Il primo giorno potreste andare a visitare lo splendido centro città adornato da superbe case in stile coloniale (perfettamente conservate) e dalla magnifica Cattedrale Nuova con le sue caratteristiche cupole bianco azzurre.

Cuenca Ecuador

Giorno 12: Parco Nazionale El Cajas

Questo parco naturale si trova a circa un’ora di autobus da Cuenca.

Esso è caratterizzato dalla presenza di più di 250 lagune che donano al luogo un aspetto decisamente caratteristico.

Una volta arrivati al centro visitatori è possibile seguire uno dei molti sentieri che si snodano all’interno dell’area. Volendo è anche possibile dormire all’interno.

Ricordate di arrivare attrezzati perchè le temperature, specialmente di notte, possono essere molto basse. Non dimenticate di portare con voi cibo e acqua in quanto all’interno non troverete alcun venditore.

El Cajas Cuenca

Giorno 13: Mirador de Turi

Se vi piacciono i belvedere allora non dovreste perdervi l’occasione di vedere Cuenca dall’alto.

Questo mirador ci è stato consigliato da molte persone del luogo, ma sfortunatamente non siamo mai riusciti a visitarlo.

Esso si trova a sud della città ed è possibile recarvisi o tramite un’allegra passeggiata di 4Km o prendendo un bus o ancora meglio con Uber.

Mirador de Turi Cuenca

Giorno 14: Guayaquil

Questa è la città più grande dell’Ecuador nonché la più pericolosa. In molti ci hanno sconsigliato di inoltrarci per le vie della città.

L’unica ragione per recarsi nella città è all’aeroporto. Da qui partono voli più economici per la Galapagos, ma anche voli internazionali che potrebbero portarvi a casa o anche verso altri Paesi del Sud America.

Giorno 15: Guayaquil – Rientro a casa

E’ arrivato il momento dei saluti finali, ma qualsiasi sia la vostra prossima destinazione sono sicuro che sarà un’altra grande avventura!

Guayaquil Ecuador

Galapagos

Purtroppo non ci siamo recati sull’arcipelago a causa del budget.

Per chi viaggia low cost le isole sono decisamente proibitive e tutto costa il doppio se non addirittura il triplo rispetto al resto dell’Ecuador. Per ricevere il visto di ingresso per accedere all’arcipelago è necessario pagare 100$ in contanti al momento dell’imbarco. A questo si deve  aggiunto il biglietto aereo.

Per una guida dettagliata alle isole Galapagos rimando a questo blog.

Galapagos Ecuador

Sicurezza

E’ pericoloso viaggiare in Ecuador?

Il buon senso dovrebbe sempre guidare le nostre azioni in qualsiasi situazione e in Sud America ancora di più.

Le grandi città come Quito e Guayaquil possono rivelarsi luoghi molto pericolosi se siete turisti. La sicurezza, soprattutto dopo il tramonto, cala drasticamente e vi consiglio di tornare in camera molto presto. 

In ogni caso il pericolo più grande è quello di essere borseggiati. La violenza nei confronti dei turisti è rara. Consigliamo di tenere qualche contante in tasca, perché se tutto va bene si accontenteranno di quelli per poi darsi alla fuga. Nel caso di una rapina a mano armata non fate nessuna resistenza e date loro quello che vi chiedono. 

Il consiglio principale è quello di tenere sempre gli occhi aperti, se una via non vi piace allora non entrateci e ogni tanto guardatevi alle spalle per notare se qualcuno vi segue.

Cosa fare in Ecuador

Volete saperne di più sull’Ecuador?

Leggete anche l’articolo su Otavalo

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Articolo scritto da Dario