Oggi vi voglio raccontare cosa vedere a Cordoba in 2 giorni

Cordoba è decisamente la città dell’Andalusia che più ci ha emozionati e affascinati. Antica capitale della Spagna musulmana nasconde un fascino tutto suo a chi deciderà di avventurarsi a piedi o in bicicletta per le sue vie. Tra le antiche stradine della Juderia (il quartiere ebraico) potrete scoprire scorci deliziosi e sulle rive del Guadalquivir potrete trovare ottimi ristoranti e bar con vista.

Ponte romano di Cordoba

Cosa vedere a Cordoba

GIORNO 1

Mezquita: capolavoro indiscusso dell’architettura islamica, non si rischia mai di esagerare quando ci si riferisce a questo luogo. Realizzata sul sito di una chiesa precedente venne edificata a partire dall’VIII secolo e venne ampliata tramite aggiunte successive sino al XIII secolo.

Esternamente il complesso presenta un ampio cortile alberato e adorno di fontane, il tutto è circondato da un muro al cui interno è inglobato l’antico minareto riconvertito in campanile.

Internamente troviamo la famosa selva di 1293 colonne che rendeva la moschea un assoluto capolavoro rivoluzionario dell’epoca. Il colonnato espandeva la struttura sul piano orizzontale invece che sul piano verticale come in tutte le strutture religiose dell’epoca. Nell’ideologia dell’epoca, questo spazio, venne concepito come un immenso filare di palme da dattero in cui lo spirito potesse vagare in venerazione.

Nel XVI la parte centrale venne sventrata per far spazio all’attuale cattedrale cristiana e alla costruzione della Capilla Mayor con il sacrificio di numerose colonne che attualmente sono 856.

Juderia: l’antico quartiere ebraico è rimasto un intricato labirinto di vicoli in cui perdersi. Attraversando queste piccole stradine vi potrà capitare di trovarvi di fronte ad edifici imbiancati a calce, cortiletti abbelliti da splendidi vasi di fiori e cancelli in ferro battuto. Non mancano certo in questo quartiere numerosi ristoranti per turisti e negozi di souvenirs che hanno preso il posto delle antiche attività commerciali della zona. L’importanza del quartiere e del ceto sociale che vi abitava è denotata dalla vicinanza alla Mezquita e quindi al vecchio centro cittadino. Recatevi quindi alla Sinagoga, una delle 3 sinagoghe rimaste in tutta la Spagna databili al 1300, e ammiratene la splendida decorazione. Conservatasi grazie alla riconversione in cappella cristiana, precedentemente doveva trattarsi di una piccola sinagoga privata appartenente ad un’altolocata famiglia locale.

Ponte romano: realizzato per collegare le due sponde del fiume Guadalquivir era integrato nel percorso dell’antica Via Augusta che connetteva Girona a Cadice. Caratterizzato dalla presenza di ben 16 arcate, venne ricostruito più volte durante la storia e oggi si presta a deliziose e gradevoli passeggiate, soprattutto per cercare refrigerio nelle afose serate estive.

Mezquita Cordoba

Cosa vedere a Cordoba

GIORNO 2

Alcazar de los Reyes Cristianos: PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA 

Splendido castello medievale realizzato sulla precedente fortezza moresca, l’Alcazar di Cordoba fu sede della residenza dei reali di Spagna al tempo della riconquista di Granada. In questo castello avvenne anche il primo incontro tra la regina Isabella e Cristoforo Colombo.

Le mura esterne della fortificazione sono decisamente imponenti e di grande impatto visivo. Tuttavia se sperate di visitare stanze in stile medievale purtroppo resterete delusi. Nelle poche rimanenze del castello sono stati disposti una serie di mosaici romani ritrovati in Plaza de la Corredera.

La parte interessante del castello sono in realtà gli splendidi giardini che adornano il cortile retrostante al castello. Lo spazio è di ben 55.000 metri quadrati e divisono in giardini alti, medi e bassi. Essi vennero realizzati durante l’occupazione araba e successivamente abbelliti con splendide fontane e statue tra cui spicca quella dedicata ai regnanti Ferdinando e Isabella.

Palazzo di Viana: posizionato un po’ distante dal centro storico della città, questo palazzo è un bellissimo esempio per comprendere lo stile di vita di una delle famiglie più agiate della città.

Il palazzo, abitato dai proprietari sino al 1980, oggi è gestito da una fondazione che si occupa della sua tutela e manutenzione. La struttura si compone di due piani. Al piano terreno si trova la residenza estiva insieme al giardino e agli ambienti di servizio. le stanze sono arredate con le suppellettili originali della famiglia e i giardini, impreziositi da fontane zampillanti, fioriscono in primavera.

Il piano superiore invece era la residenza invernale della famiglia. Qui sono conservate le collezioni più preziose della famiglia e la visita è seguita e presieduta da una guida della fondazione. Possiamo ammirare così la collezione di quadri, libri, armi, tessuti e mobili pregiati oltre alle stanze private dell’ultima marchesa (che è tuttora in vita e che percepisce un vitalizio dalla fondazione).

Alcazar de los reyes cristianos

Volete saperne di più sull’Andalusia?

Qui potrete scoprire il nostro itinerario per visitare l’Andalusia.

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Articolo scritto da Dario