La guida rapida che vi spiega cosa vedere a Siviglia in 2 giorni
Città fondata in epoca romana, Siviglia raggiunge il suo periodo di massimo splendore grazie alle prime esplorazioni navali spagnole di inizio ‘500. La città ottenendo il monopolio del commercio spagnolo per il Nuovo Mondo riuscì a svilupparsi, crescere e monumentalizzarsi, infatti numerosi edifici vennero realizzati proprio in questo periodo dell’oro. La peste e il progressivo insabbiamento del fiume Guadalquivir causarono però il decadimento economico della città in favore di Cadice, affacciata direttamente sull’oceano e approdo naturale per le rotte americane.
Cosa vedere a Siviglia in 2 giorni
GIORNO 1
Cattedrale e la Giralda: la vostra visita di Siviglia deve necessariamente iniziare dall’immensa cattedrale annoverata tra le chiese più grandi del mondo. Realizzata sui resti di un’antica moschea che, due secoli dopo la reconquista, versava in pessime condizioni di manutenzione, venne realizzata in stile gotico e ultimata nel 1502. Il desiderio dei costruttori fu proprio quello di realizzare un edificio che veicolasse meraviglia e sgomento nello spettatore. Al suo interno è stata anche realizzata la monumentale tomba di Cristoforo Colombo.
L’antico minareto è diventato il nuovo campanile della cattedrale, i motivi ornamentali in mattoni sono quelli originali del periodo almohade. La parte culminante è stata aggiunta successivamente per posizionare le campane. In cima alla torre è presente anche una banderuola segnavento in bronzo rappresentante la fede. El Giraldillo, così è stata chiamata la banderuola, col tempo è diventata il simbolo della città di Siviglia.
Piazza di Spagna: considerata una delle più belle piazze del mondo venne realizzata nel 1929 in concomitanza dell’Expo di quell’anno.
La pianta della piazza è semicircolare e delimitata da un grande edificio a più piani. Alle estremità e al centro di questo edificio a mezzaluna sono state realizzate delle alte torri e sotto il porticato si aprono gli accessi di quelli che sono oggi uffici amministrativi.
L’idea alla base della piazza è quella di un ideale abbraccio della Spagna a tutte le sue province. Le province sono rappresentate da pannelli decorativi in maioliche rappresentanti degli avvenimenti rilevanti per ogni singola regione.
La piazza è abbellita da fontane e un corso d’acqua navigabile grazie a delle piccole barche a remi affittabili. Il canale è attraversato da 4 ponti che simboleggiano i 4 antichi regni di Spagna.
Non è un caso inoltre che la piazza sia rivolta verso il fiume Guadalquivir come a voler indicare la direzione da prendere per raggiungere il Nuovo Mondo.
Cosa vedere a Siviglia in 2 giorni
GIORNO 2
Alcazar di Siviglia: costruito a partire dal 913 d.C. per ospitare i governatori cordoviani di Siviglia, è solo nel ‘300 che il palazzo diviene una delle più alte espressioni dell’architettura mudéjar.
Dichiarato sito Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1987 è una delle tappe fondamentali per la visita di Siviglia.
La struttura originale venne ampliata più volte nel corso della storia sino agli ultimi interventi voluti da Carlo V che apportarono integrazioni di stile gotico nettamente contrastanti con l’architettura araba.
Oltre al palazzo, disposto su più piani e decorato in alcune stanze con splendidi azulejos, è visitabile anche il grande giardino retrostante. La parte esterna è decorata con numerose vasche e fontane e all’interno dei giardini scorrazzano anche numerosi pavoni.
Casa di Pilato: l’edificio non ha nulla a che vedere con il celebre Pilato delle sacre scritture. Venne dato questo nome all’edificio grazie alla geniale intuizione del suo antico proprietario. Il marchese di Tarifa infatti, di ritorno da un pellegrinaggio a Gerusalemme, si accorse che la distanza tra la sua abitazione e una chiesa collocata fuori dalle mura di Siviglia, conosciuta come la Croce del campo era uguale a quella tra le rovine della residenza di Ponzio Pilato e il Calvario, entrambe in Terra Santa. Da qui decise di realizzare una via crucis personale dove la sua casa sarebbe stata la prima stazione, e quindi la casa di Pilato, e la chiesa invece la destinazione finale e luogo della crocifissione.
A parte questo l’abitazione è uno dei pochi esempi di edificio aristocratico privato conservatosi fino a noi. Per la sua realizzazione vennero anche chiamate maestranze italiane e per questo lo stile risulta una mescolanza tra il rinascimentale italiano e il mudejar.
Metropol Parasol: definita la più grande struttura in legno del mondo, la copertura è stata realizzata in Plaza de la Encarnacion in seguito all’opera di riqualificazione conclusasi nel 2011.
La piazza in origine era sede di un mercato all’aperto che, a detta di molti, degradava la zona. Il rinnovamento del luogo ha fatto sì che venisse realizzato un edificio interrato a più piani. La copertura in legno, che richiama la forma di un fungo enorme e su cui è possibile salire, sovrasta la zona adibita ad accogliere il mercato, divenuto coperto, e le rimanenze archeologiche rinvenute durante la costruzione.
Il luogo appare molto interessante per la particolarità dell’installazione che consente la realizzazione di video e foto di particolare pregio.
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Articolo scritto da Dario