Sicuramente se siete capitati su questo articolo vuol dire che vi sarete chiesti, almeno una volta nella vita, che cosa fare a Zagabria. Eccovi subito la soluzione al vostro enigma!
Cosa fare a Zagabria
La Cattedrale
La Cattedrale di Zagabria è un maestoso edificio realizzato in stile neogotico la cui fisionomia attuale risale alla fine dell’800, sebbene la prima realizzazione risalga addirittura al 1200 d.C.
L’edificio è dedicato all’Assunzione della Beata Vergine Maria la cui statua campeggia anche nella fontana di fronte alla facciata principale della chiesa.
Le guglie alte ben 108 metri sono in ristrutturazione da una decina di anni. Come se non bastasse a seguito del terremoto del 2020, l’edificio è stato temporaneamente chiuso per restauro.
In ogni caso, anche se l’interno non è visitabile, la parte esterna risulta sicuramente di forte impatto.
La Chiesa di San Marco
La Chiesa di San Marco è un altro dei monumenti imperdibili della città. Il suo tetto è decisamente inconfondibile e regala grandi emozioni a chi lo scorge per la prima volta. Realizzato nel 1880 è stato ricoperto con piastrelle smaltate policrome bianche, rosse e celesti, ha sul lato destro l’emblema di Zagabria mentre sul lato opposto ha gli stemmi di Croazia, Dalmazia e Slavonia.
La chiesa risale al XIII secolo, di cui conserva una finestra romanica sul lato meridionale e la base del campanile, mentre il portale gotico, composto da 15 figure poste in altrettante nicchie risale al XIV secolo. All’interno sono custodite due opere di Ivan Mestrovic, il più famoso scultore della Croazia, e gli affreschi del pittore Jozo Kljaković.
Il Museo dei Cuori Infranti
A Zagabria si trova un museo molto particolare che è stato anche annoverato tra i più particolari del territorio europeo.
In questo museo potrete trovare esposti moltissimi oggetti che un tempo rappresentavano pegni d’amore, ricordi di momenti particolari, passioni sportive o culinarie che ormai, caduti in disuso, rimangono a testimonianza di una passione ormai tramontata. Si tratta di un modo interessante di conciliare arte e vita quotidiana, secondo un approccio decisamente all’avanguardia.
Il Mercato di Dolac
Sin dagli anni ’30 il mercato all’aperto di Dolac è il fulcro del commercio di Zagabria. Il mercato si costituisce di una parte all’aperto e una parte al coperto e si trova a poca distanza sia dalla Cattedrale sia da Piazza Jelacic.
Il mercato, aperto tutti i giorni, salvo i festivi, fino alle ore 15, ospita numerosi agricoltori locali e produttori in generale, che vendono i loro prodotti su rudimentali tavoli di legno sempre presenti all’interno della piazza.
Piazza Jelacic
Piazza Jelacic è la piazza principale della città di Zagabria ed è situata a pochi metri dal mercato di Dolac.
E’ un’area pedonale molto estesa che si presta ad essere un vero e proprio punto di ritrovo per gli abitanti della città.
La piazza è intitolata al generale Jelacic, divenuto eroe nazionale per aver guidato vittoriosamente le truppe croate contro l’esercito ungherese nel diciannovesimo secolo.
Per voi sarà quasi impossibile non passare da questa piazza soprattutto se desiderate spostarvi coi tram, infatti Piazza Jelacic è la stazione centrale dei tram: durante il giorno è servita dalle linee 1, 6, 11, 12, 13, 14, 17 mentre la notte vi transitano il 31, 32 e 34.
Museo di Arte Contemporanea
Il Museo di Arte Contemporanea è sicuramente il museo più grande e moderno della Croazia.
Nato nel 1954 come galleria civica di Arte contemporanea, nel 1998 fu spostato nel moderno edificio progettato dall’architetto Franic nel distretto di Novi Zagreb. Dopo 6 anni di lavori, caratterizzati da diversi ritardi, il museo ha aperto i battenti nel dicembre del 2009. L’edificio ha una superficie totale di 14 mila 600 metri quadrati, di cui 3 mila 500 riservati all’esposizione permanente composta da 600 pezzi. Un intero piano dei 5 presenti è dedicato interamente ai visitatori: il negozio del museo, alcuni laboratori per bambini, una biblioteca con sala di lettura, ristoranti e sale multimediali rendono il percorso museale fruibile a tutti.
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Articolo scritto da Dario
